Benedetto Acerbi s.v.: la Mascotte. Convocato all'ultimo per un possibile ma poi non utilizzato attacco esterno, si porta a casa la medaglia senza aver mai messo piede in campo.
Mirko Lonfernini 7: l'Acerbo. Giocatore che ha tutto per eccellere ma che fatica ancora un po', limitato dai falli e come per l'amico Luppino, dalla tendenza a subire ancora un po' gli avversari più duri. Ma è giovanissimo e sarà una delle colonne portanti del futuro. In questa campagna mondiale la miglior prestazione l'ha offerta contro le Filippine, quando è stato top scorer.
Damiano Menardo 5.5: il Vacanziero. Annata interlocutoria per uno dei nostri lunghi giovani più promettenti. Tra ultimi pop da mettere e peripezie di forma e mercato ha giocato poco, ma quanto meno si è presentato tirato a lucido per la finale. Ora è stato acquistato alle Barbados, speriamo non si ditragga troppo sotto il sole dei torpici
Barnaba Galardini 3: l'Inutile. Probabilmente il proprietario non riesce a seguire più il gioco. Barnaba, che doveva essere una colonna di qeusta spedizione, ne ha pagate le conseguenza con una stagione sempre fuori forma in cui ha occupato uno slot senza mai venire utile alla causa.
Marino Casciola 8: il Cucciolo. Il più giovane della spedizione, sotto l'ala protettrice del burbero Veornesi ha sfornato prestazioni solide, che non si vedono nei tabellini, ma che sono state fondamentali per l'equilibrio di squadra. Da lui ci aspettiamo ancora di più in futuro