Consolation - Finale
Italia 101 - 110 PoloniaSi chiude oggi con una sconfitta il nostro percorso al consolation, in una finale durissima contro la Polonia, U21 ben costruita e ricca di elementi di alto livello. Abbiamo fatto del nostro meglio, preparando la partita nel migliore dei modi per provare a superare un avversario che, con 5 livelli di entusiasmo in più e il fattore campo partiva da un vantaggio molto grande.
Abbiamo poco da recriminare, avevo pianificato una gara così già prima della Turchia, partita nella quale avevo scelto LI per scoraggiare una zona polacca e per riaccendere nell'avversario la convinzione nelle gare decisive fossimo "LI centrici", sfidando il rischio di trovarmi contro l'OD 13 mostrata in altre partite.
Siamo riusciti così a giocare a impostare bene la gara, chiudendo parte del gap con le pdp prese e facendola sbagliare all'avversario.
Ci è mancato poco, peccato per le perdite di Bernardelli e Solazzo causa forme, giocatori che avrebbero calzato molto di più di Zito e Gioacchini. In particolare Solazzo (il cui manager ha lavorato benissimo tutta la stagione, ha semplicemente avuto la settimana infelice al momento sbagliato) avrebbe rappresentato il C titolare all round che è sempre stato. 3° per punti, 2° per rimbalzi e 3° per assist prima di questa gara...un bottino che è mancato.
Ma non abbiamo, e non dobbiamo avere, rimpianti. La Polonia è una U21 da sempre molto forte e questa stagione è una versione particolarmente riuscita e profonda. Purtroppo il gap che il consolation crea, mettendo le eliminate dal premondiale sullo 0-2, rende difficile battere top team. Avremmo potuto rischiare qualcosa di più contro il Perù e la Finlandia, ma vincere sfide contro mozz giocando in trasferta era una cosa difficile. Alla fine, in una gara così tirata, i dettagli fanno la differenza e nonostante una performance offensiva di altissimo livello (101 punti vs il loro ts 15 e il fattore campo), la nostra difesa e la nostra forza a RB è stata minata dal percorso fatto, creando quella disparità che è risultata decisiva.
Sono orgoglioso però degli azzurrini, che hanno venduto cara la pelle. Orgoglioso del mio staff, che ha lavorato bene ed è riuscito a fornirmi gli spunti giusti tra i quali scegliere qua e là. Orgoglioso dei manager, che ci hanno dato forme eccellenti lungo tutta la stagione e hanno sviluppato i loro giocatori secondo i nostri dettami. E infatti le nostre prestazioni, i nostri rating, hanno mostrato la bontà e la versatilità di un roster che avrebbe meritato di combattere al mondiale e non in questo torneo. Non abbiamo però molto da rimproverarci anzi, abbiamo mostrato di aver fatto tesoro di una serie di errori e di essere capaci di giocare un torneo con tante scelte azzeccate.
MVP - Alessandro LauriolaIn una partita che si perde può essere sbagliato nominare un mvp, ma non lo è per Alessandro. E' il giocatore forse più unico e forte del roster, tra i più forti del torneo stesso probabilmente. Ed è stato il trascinatore oggi, l'uomo che non voleva saperne di mollare. 39 punti per lui, 16/26 al tiro, eccezionale interprete nelle gare che contano. Con gli USA, nell'altra gara decisiva, fu di nuovo il trascinatore, proprio come stasera.
Fatene altri!!
